I Caffè dell’Innovazione sono un’iniziativa del Distretto Veneziano della Ricerca e dell’Innovazione (DVRI) in collaborazione con il Servizio delle Politiche giovanili di Venezia e con il sostegno degli esercenti di Campo Santa Margherita e in mediapartnership con Radio Ca' Foscari.
L'innovazione non è una novità.L'innovazione sposta il corso di una storia o della storia. L'innovazione ha grandi conseguenze. L'innovazione esiste solo nel momento in cui è adottata.
I Caffè dell’Innovazione del DVRI nascono con l’intento di innovare il nostro territorio in modo attivo e partecipato, coinvolgendo studenti, cittadini e ricercatori in questo complesso ma importante percorso che ha a che fare con qualcosa di molto importante: il futuro.
Che cos’è l’innovazione se non la possibilità di aprire nuovi scenari nel presente per creare un futuro nuovo? Per innovare si intende generalmente “alterare l’ordine stabilito delle cose per fare cose nuove”. Il nostro contributo con i caffè dell’Innovazione è quello di raccontare storie di innovazione virtuose alle persone e con le persone. Scegliamo innovatori che sappiano raccontare storie di innovazione e che le hanno vissute in prima persona. Quello che ci ha guidato è una consapevolezza: innovazione non significa direttamente (o solamente) invenzioni, scoperte scientifiche e neppure l’identificazione di complicatissime e rivoluzionarie prove matematiche. È di qualcosa di più. L’innovazione è il processo attraverso cui cambiamo il nostro mondo.
Gli appuntamenti con i caffè dell’innovazione vogliono dunque mostrare e rendere noto come l’innovazione tecnologia e scientifica, ma anche sociale e culturale permetta di trasformare e sviluppare idee. Idee che creativamente si avvalgono dell’innovazione, qualunque sia la sua natura per fare le cose meglio creando un futuro inedito
Il tema degli incontri della seconda edizione è stato La Fragilità.
In una città come Venezia il tema della tutela del patrimonio artistico è sempre attuale. Le nanotecnologie si ritagliano un ruolo sempre più importante in questa sfida per traghettare la bellezza alle future generazioni. Dalle collezioni di dipinti agli archivi librari, dagli edifici storici alla scultura, le nanotecnologie permettono di rispettare la fragilità dell’opera d’arte e far dialogare creativamente arte e scienza.
Abbiamo parlato di tutela del patrimonio artistico con due bravissime conservator scientists: Laura Falchi e Irene Scarpa. Con noi anche Alberta Basaglia di VeneziaGiovane e per l'apertura abbiamo anche avuto un bell'augurio di proseguio di Simone Venturini, assessore del Comune di Venezia.
Il bene culturale va inteso nel suo senso più ampio e per ogni intervento di restauro è importante considerare il "vissuto" del bene su cui si va ad intervenire. Da qui emergono le sue fragilità, che dipendono da diversi fattori. Ma per tutelare il bene culturale e il suo vissuto la ricerca va iniziata molto prima che il bene sia danneggiato. Va iniziata soprattutto nel rispetto della sua storia e del valore intrinseco che rappresenta per un popolo, come ci dice la convenzione Unesco del 1970.
In seguito all'incontro è stato proiettato il film The Lodger di Hitchcock musicato dal vivo.
Ascolta Caffè Innovazione | La prima serata con le Conservator Scientists" su Spreaker.Affascinante quanto spaventosa la pirateria informatica ci riguarda da vicino. Quanto siamo vulnerabili e potenzialmente sensibili a questi attacchi? Virus, malware,hacker, le entità minacciose del mondo internauta fanno pensare ad una cyber-guerra in cui difendersi, ma anche solo “decriptare” la situazione, è un tentativo assai arduo. Attacchi e minacce ma anche le opportunità che ci vengono offerte dall’arte della pirateria informatica, basta pensare ad Anonymous.
Ne parleremo con Michele Bugliesi, rettore di Ca’ Foscari specializzato in aspetti relativi alla sicurezza e alla protezione della privacy dei dati e delle informazioni. Radio Ca’ Foscari guiderà quest’intervista cercando di capirci qualcosa in questa giungla di codici e di pirati.
Abbiamo parlato di fragilità della rete con il prof. Michele Bugliesi che per un'ora ha portato le computer science in Campo Santa Margherita. Siamo partiti dalla parola INTERNET costituita dalla preposizione “inter” di origine latina che significa “tra”, “fra” e il sostantivo inglese “NET” che significa rete. Essere nella rete oggi è considerato indispensabile ma ogni rete ha i suoi buchi, per sua intrinseca costituzione. Abbiamo indagato proprio questi buchi, di come è possibile scivolarci dentro e quali sono le fragilità di un intero sistema. Proprio su queste fragilità l’innovazione tecnologica può inserirsi.
Ascolta Caffè Innovazione | La seconda serata con le Computer Science" su Spreaker.Moti dell’acqua e vita cittadina – I canali di Venezia sono sempre molto popolati e gestirne il traffico acqueo è una questione molto calda a Venezia. Ma scientificamente come funziona? Una panoramica che ci mostra come i moti d’acqua prodotti dalle imbarcazioni influiscono sull’equilibrio lagunare. Ne parlermo con Georg Umgiesser, ricercatore al CNR-ISMAR e Giovanni Cecconi, fondatore del Resiliencelab. Pronti a tirare fuori tutte le vostre perplessità?
Abbiamo provato ad affrontare l'argomento da un punto di vista scientifico occupandoci delle cause naturali e antropiche di questa fragilità. Due prospettive differenti sono state presentate dagli scienziati che abbiamo invitato: Georg Umgiesser del CNR-ISMAR e Giovann Cecconi del ResilienceLAB.
Ascolta Caffè Innovazione | L'ultima serata sulla fragilità lagunare.